Il ruolo delle imprese responsabili nella valorizzazione culturale
Un recente documento firmato da Fabio Pollice e Marco Sponziello propone una riflessione approfondita su come le Società Benefit e le imprese ESG-compliant possano contribuire in modo concreto alla valorizzazione del patrimonio culturale. Lo studio presenta un modello operativo che coniuga sostenibilità, partenariato pubblico-privato e restituzione alla comunità.
Una lettura di riferimento per enti pubblici, imprese e operatori del settore culturale, che offre spunti utili per attivare pratiche territoriali virtuose, in linea con l’Agenda 2030 e i principi dell’economia civile.
Cultura e sostenibilità: un binomio per il futuro
La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, tanto materiale quanto immateriale, richiedono un approccio integrato e consapevole. Come affermato nella Convenzione di Faro, le comunità devono essere coinvolte attivamente, assumendo un ruolo da protagonisti nella trasmissione intergenerazionale del valore culturale.
All’interno di questo scenario, gli standard ESG (Environmental, Social, Governance) si configurano come strumenti fondamentali per orientare le scelte strategiche delle imprese verso modelli inclusivi e sostenibili.
Società Benefit: identità e finalità
Le Società Benefit sono imprese che integrano nella propria attività economica obiettivi di interesse collettivo, perseguendo finalità di impatto sociale e ambientale positivo. Rappresentano una nuova frontiera dell’impresa responsabile, in grado di collocarsi nel cosiddetto “quarto settore”, dove profitto e beneficio comune coesistono.
Il contributo del settore privato alla cultura
Il patrimonio culturale italiano è vastissimo, ma spesso sottofinanziato. Per garantirne la tutela e la fruizione, è sempre più necessario affiancare al ruolo pubblico modelli di collaborazione con il privato. Il Codice dei Beni Culturali e il nuovo Codice degli Appalti contemplano possibilità di gestione condivisa dove le Società Benefit possono diventare partner strategici.
Le azioni concrete delle Società Benefit
Secondo l’analisi di Pollice e Sponziello, le Società Benefit possono contribuire alla cultura attraverso:
- Restauro e gestione del patrimonio
- Finanziamenti e riqualificazioni
- Collaborazioni con università e istituzioni culturali
- Promozione di itinerari e turismo sostenibile
- Digitalizzazione e salvaguardia delle tradizioni locali
Queste azioni rafforzano l’identità territoriale, favoriscono la coesione sociale e migliorano l’accessibilità culturale.
Casi concreti di imprese benefit impegnate nella cultura
Numerose esperienze in Italia e in Europa dimostrano come le Società Benefit possano contribuire alla cultura in modo efficace e innovativo:
- Ferrarelle S.p.A. SB: promozione turistica e culturale locale.
- Patrimonio Cultura SB: strumenti di fundraising per enti culturali.
- Home4All SB rigenera immobili a fini sociali e culturali, contribuendo al Goal 11 dell’Agenda 2030.
- Sud Sud Vacanze SB, che si occupa di locazione turistica e che, come da relazione d’impatto 2023, ha contribuito alla riconversione di alcune aree verdi nel Comune di Maruggio in provincia di Taranto, promuovendo il Goal 11 dell’Agenda 2030.
- Barbaranet SB e Beforweb SB: comunicazione e turismo sostenibile legato al patrimonio.
- Carborea SB: riforestazione e recupero del paesaggio agrario salentino.
- In Europa, realtà come Laura Holmes Production (UK) e LaCollection (Francia) mostrano come sostenibilità e creatività possano coesistere nelle produzioni culturali.
Rischi da evitare: il caso dell’“heritage-washing”
Accanto alle opportunità, occorre segnalare anche alcune criticità. L’adozione formale dei principi ESG può talvolta nascondere pratiche di marketing prive di impatto reale. Fenomeni come il greenwashing o l’“heritage-washing” evidenziano l’importanza di adottare strumenti efficaci di misurazione e rendicontazione dell’impatto culturale.
Un percorso condiviso per lo sviluppo culturale
Per promuovere un modello realmente sostenibile di valorizzazione culturale, è necessario:
- Coinvolgere enti locali nella pianificazione territoriale
- Promuovere il dialogo tra attori pubblici e privati
- Integrare standard ESG nella governance dei progetti culturali
- Garantire un equilibrio tra generazioni e territori
Un invito alla riflessione (e all’azione)
La crescente attenzione verso modelli di impresa responsabile rappresenta un’opportunità anche per chi opera nel settore culturale. Le Società Benefit offrono un quadro di riferimento solido per affrontare le sfide della sostenibilità con approcci misurabili, strategici e aperti al dialogo.
Per chi desidera approfondire come integrare questi principi nella propria realtà aziendale o territoriale, può essere utile confrontarsi con esperti del settore come ESG Italia Srl Società Benefit, nell’ottica di un percorso di miglioramento graduale e consapevole.